martedì 17 luglio 2007

... and the winner is...

Ancora qui, a grandissima richiesta, per decretare la foto preferita dalla piccola community che si è creata attorno al mio blog...

Perdonatemi per averla esclusa dal mio "best of...".

"Il meglio di" ... trip2siena

Come vuole una certa tradizione mediatica, che d'estate vede il proliferare di revival e "best of", anch'io voglio chiudere in bellezza, dedicandovi quelli che ritengo alcuni dei migliori scatti di questo viaggio.

Per gli appassionati di fotografia: le immagini sono state scattate con una Canon EOS 300D equipaggiata con obiettivo Sigma AF 17-70mm f/2.8-4.5 DC Macro (ottimo!). Per la macro della vespa sul fiore, ho utilizzato un tubo di prolunga Soligor.

Potete ingrandire le immagini cliccandoci sopra.










domenica 15 luglio 2007

Il viaggio continua…

Bene, la mia “avventura” solitaria ed insieme ad essa, anche questo blog, si chiudono qui, dopo una serata trascorsa in buona compagnia, tra qualche bicchiere di ottimo vino e quattro sane risate.
Sono molto felice, poiché questo viaggio mi ha aiutato a ritrovare un po' di fiducia in me stesso. Mi sono reso conto che con un po' di buona volontà e di coraggio, riesco a fissarmi degli obiettivi e a perseguirli con successo.

Da tempo infatti, sognavo di visitare questi luoghi incantevoli e di portarne a casa delle immagini delle quali sarei rimasto soddisfatto. E così è stato.
Inoltre, mi ero impegnato nella messa online e nella costante manutenzione di questo blog, cosa difficile per una persona che normalmente dovrebbe godersi fino in fondo una vacanza: e anche qui, con la forza di volontà posso dire di aver raggiunto quanto prefissato.


All’inizio del viaggio, nel mio primo post, avevo detto che vi avrei raccontato ciò che mi avrebbe detto il vento (in senso figurato si intende... ;-).
Beh, percorrendo per centinaia di chilometri le terre di Siena, qualche volta mi è capitato di fermarmi sulla cima di un colle dove la vista spazia in ogni direzione, di spegnere il motore e di uscire dall'auto ad ascoltare il rumore del vento.
E riflettendo, magari ripensando al passato, a me stesso, mi sono reso conto che la vita è un po’ come questo mio viaggio tra le colline del Senese: alle volte ci si trova in alto su un colle ad osservare serenamente tutto ciò che ci circonda, illuminati dai raggi solari e rinfrescati da una brezza che soffia costantemente, altre invece, si scende giù in basso e magari si attraversa un bosco, dove il sole sorge più tardi e tramonta prima che altrove. Durante il viaggio quello che importa è non arrendersi mai, godersi l'avventura per intero in ogni suo luogo ed in ogni suo aspetto, e soprattutto avere il coraggio di cercare i posti più belli, dove fermarsi a contemplare e a godere le meraviglie della natura.
Nel viaggio, possono capirarci mille imprevisti (ci si può improvvisamente rompere il navigatore, ad esempio ;-), ma non ci si deve mai scoraggiare, anzi, facendo di necessità virtù, è importante sapere sfruttare gli imprevisti per migliorare, osservando le cose da un altro punto di vista.
Ed è per questo che se anche la mia avventura è finita, non mi rattristo, perché il mio viaggio, quello della vita, continua. Verso nuove mete, verso nuovi panorami.

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi." [Voltaire]

Ringrazio tutti coloro che hanno seguito il blog durante questo viaggio. Vi prometto un Emiliano più felice, più sorridente e sicuramente più sicuro di sé.

Un abbraccio a tutti. A presto.


"Qualcuno ha detto che a volare troppo in alto si rischia di farsi male cadendo... può essere. Ma quello che ho visto lassù, vale ogni dolore ricevuto precipitando a terra; vale che io sia qui, a vincere i miei giorni tra un ricordo passato e uno sguardo al futuro..."
[3msc]

sabato 14 luglio 2007

L’amore per la terra, dà solo buoni frutti.

Due giorni fa’ mi è morto il navigatore e sono stato costretto a ricorrere alla vecchia buona cartina del Touring. A parte il piccolo disagio dovuto ai condizionamenti che certa tecnologia porta con sé, devo dire che in fin dei conti, non è poi così male, “viaggiare a vista” in alcune occasioni.
Ho scoperto ad esempio che le “strade bianche”, spesso sono normalissime strade provinciali, munite di regolare segnaletica, con limite di velocità a 40km/h, non asfaltate e regolarmente percorse anche dai tir (che ovviamente sollevano dietro di sé nuvoloni immensi di polvere…).
Ho così abbandonato spesso in questi due giorni la viabilità ordinaria, per addentrarmi a scoprire luoghi e panorami nascosti, regalando così al mio viaggio un risvolto a tratti misterioso e affascinante. Mi è capitato così oggi di andare a curiosare dentro una casetta abbandonata e scoprire al suo interno una piccola chiesetta diroccata.
Ma ciò che porterò via con me come ricordo, saranno questi immensi ed incantevoli panorami, che con l’arrivo della sera diventano sempre più emozionanti.Voglio ringraziarvi davvero molto per i complimenti che sto ricevendo, però come sapete, non sono un fotografo, ma solo un discreto appassionato di fotografia. Tutto quello che spero di riuscire a trasmettervi, scattando queste immagini, è l’emozione, l’amore e la passione che da sempre ho per la terra.



giovedì 12 luglio 2007

Il concorso è aperto.

Ragazzi, questo blog, nonostante il movimento degli ultimi giorni, riceve pochi commenti.
Dai, non siate così timidi!
Facciamo una cosa, chi risponderà ad un quesito nella maniera più verosimile, ma anche simpatica, riceverà un gradito omaggio
Ecco il quesito: riuscite a risolvere, o meglio a comprendere "l’equazione" che ho fotografato, presente sul cartello stradale che trovate qui sotto? Sinceramente ho fatto un milione di ipotesi logiche e meno. Ho addirittura pensato che dopo più di 10 anni da che ho preso la patente, le cose fossero cambiate, macché… Qui siamo davanti ad una formula “magica”…
Magari è la strada per capire dove viene conservato il Santo Graal???

Ho cercato la felicità seguendo una stradina bianca.

Ma non l’ho trovata…!
In compenso ho ricevuto numerosi spunti di ispirazione…







Finalmente Siena!

Ovviamente non me ne potevo andare senza visitare Siena. Questo nonostante io stia cercando – forse inconsciamente – di rifuggire il contatto con grandi quantità di persone.
Devo ammettere che Siena è molto diversa da come me l’ero immaginata: ho sempre pensato fosse in pianura, invece è come adagiata su un colle ed inoltre, un po’ come tutti, sono rimasto affascinato e incuriosito da Piazza del Campo… Per prima cosa, come riusciranno a farci stare tutta quella popolazione il giorno del Palio, non si capisce, poi ci sono altre cosette che non mi quadrano sulla corsa… Ma a chi chiederle queste informazioni? In città si parla tedesco ed inglese…
Comunque, mi sono preso anch’io la mia mezz’oretta di pausa, seduto a mangiare due panini sul pavimento della Piazza. Bisogna farlo.

E’ un’esperienza dalla quale devono passarci tutti ed io ci ho rimediato un’abbronzatura in stile muratore… ;-)


Un messaggio personale

Nei giorni scorsi mi sono trovato di fronte quest’opera moderna. Fantastica tra l’altro!
Sarà destinato a me quel messaggio? Beh, spero perlomeno sia di buon auspicio…

mercoledì 11 luglio 2007

Per una volta, mi compiaccio!

E bravo Emiliano, sempre sul pezzo! L’aver deciso di percorrere le mie mete armato solo di fotocamera, senza zaini, borse o altro che mi impediscono i movimenti, mi ha portato a questo – a mio parere – ottimo risultato…
Stavo passeggiando ed in lontananza ho sentito arrivare un caccia (molto probabilmente dalla vicina base di Grosseto). Quando l’ho individuato, ho notato che la traiettoria non era diritta, ma che stava percorrendo una sorta di “S”, continuando a virare (si dirà così?) come un pazzo. A quel punto, ho sollevato la fotocamera, ho iniziato a seguirlo in mezzo ai cipressi (che sfiga!) e, messo a fuoco, eccolo qui. Molti staranno esclamando “ehmbé?”, ma provate ad immaginare la velocità alla quale vanno questi giocattoli…
Chissà, se Cartier-Bresson, vedendo questo “carpe diem”, mi avrebbe proposto una collaborazione alla Magnum… ;-))


(Qui sotto c’è una “croppata” per i patiti del genere…)

San Galgano.

E’ la terza volta che visito questo posto, ma mi fa sempre uno strano effetto.
Per chi non lo sapesse, San Galgano è una basilica sconsacrata (e purtroppo ora dedicata a concerti e spettacoli, che, oltre a renderla per metà invisitabile, a mio parere alla lunga le arrecheranno danno), costruita accanto al luogo in cui, tale Galgano, soldato di famiglia benestante, decise di rifugiarsi in solitudine, lontano dagli orrori che le guerre gli avevano arrecato. Stanco di morte e violenze, decise di non ritornare più alla vita militare, ma di rimanere lì a pregare e, non avendo una croce verso la quale rivolgersi, la leggenda narra che conficcò la sua spada in una roccia, dove è tuttora visibile, ottenendo così il simbolo che potesse confortarlo nella preghiera.
Ma oltre alla leggenda, la struttura stessa della basilica - così imponente, ma senza il tetto - la sua posizione isolata, il silenzio che regna attorno ad essa, provocano in me un fascino ed un’ammirazione, mai provata in altri luoghi.


Per oggi le uniche foto discrete vengono da lì, dopodiché mi sono trasferito a Volterra, ma un improvviso calo di temperatura (tra i 20 e i 22 gradi) e subito dopo - ma ero già in auto – addirittura una grandinata, hanno interrotto la mia gita… Riproverò domani!


Il sogno di tutti.

Alzi la mano, chi non ha mai detto che con una vincita alla lotteria, sistemerebbe un casale in Toscana e ci farebbe un agriturismo.
Oggi mi sono avventurato su un poggio, a fotografare questo rudere abbandonato (solo dopo ho pensato che da solo queste cose non si dovrebbero fare…).
La posizione è bellissima e molto panoramica. A quanto appare scritto su una piccola lapide, posta sopra la porta principale, apparteneva a tale Marchese Leopoldo Feroni, che ha fatto edificare questo casolare nel lontano 1828. Un po’ di storia, non fa male…

E suvvia, Maremma cinghiala! E quando la si vince questa lotteria? A me l’idea mi garba parecchio!